Game Freak

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Game Freak Inc. (株式会社ゲームフリーク Kabushiki gaisha Game Freak), ufficialmente scritto GAME FREAK Inc., è una compagnia che produce videogiochi fondata nell'aprile del 1989 da Satoshi Tajiri, Ken Sugimori e Junichi Masuda, nonché la diretta responsabile della produzione per la maggior parte dei giochi Pokémon della serie principale.

A seguito del lancio in Giappone di Pokémon Rosso e Verde nel lontano 1996 l’azienda è diventata a tutti gli effetti un produttore di seconde parti di Nintendo, sviluppando giochi esclusivamente per le console dell’azienda nipponica, pur rimanendo una compagnia separata. Stando ai dati di Dicembre 2019, lo staff di Game Freak conta ad oggi 143 dipendenti. L’attuale CEO è Satoshi Tajiri.

Il loro quartier generale è al 22esimo piano della Carot Tower, a Tokyo. È nei loro piani, tuttavia, trasferirsi a Kyoto, nella sede principale del quarter generale di Nintendo.


Storia

Game Freak nacque come rivista di videogiochi agli inizi degli anni '80. Diretta da Tajiri, con il contributo artistico di Sugimori, ogni numero della rivista conteneva circa 28 pagine e costava circa 300¥. Originariamente, le riviste erano scritte a mano, ma col tempo iniziarono a essere stampate. Anche se l’idea dei mostriciattoli tascabili albergava già da tempo nella mente di Tajiri stesso, che dopo una passeggiata in un parco, vedendo due ragazzini giocare con due Game Boy collegati con un Cavo Link, si immaginò degli insetti passare da una console all’altra, non fu prima del 1990 che iniziarono i lavori sul progetto Capsule Monsters.

Tajiri propose il progetto a Nintendo, ma venne rifiutato in quanto ci furono problemi di copyright con il nome, che fu cambiato in CapuMon ed infine in Pocket Monsters. Dopo un’attenta revisione della sua idea originale, Tajiri rigirò il progetto all’azienda nipponica e questa volta, grazie al supporto di Shigeru Miyamoto (che suggerì a Tajiri l’idea di creare due versioni differenti dello stesso gioco), l’idea venne finalmente accettata e lo sviluppo dei titoli ebbe inizio.

Anche se attualmente il franchise di Pokémon è il più redditizio al mondo (e il secondo più di successo, dopo Super Mario) lo sviluppo di Pokémon Rosso e Verde fu travagliato. Con poco budget a disposizione, Tajiri dovette lavorare spesso senza ricevere alcun compenso. Lo sviluppo si protrasse per ben sei anni, e nel frattempo diverse persone, a seguito del malcontento generale, lasciarono lo staff.

Il 27 Febbraio 1996 i giochi vennero lanciati in Giappone. Inizialmente, i giochi riscuoterono un successo piuttosto mediocre, causando il panico generale nella compagnia. Furono diversi fattori, tuttavia, a salvare la compagnia dalla bancarotta e a far diventare i mostriciattoli tascabili un fenomeno mondiale: per prima cosa, la presenza del Pokémon Mew, inserito all’interno del gioco all'ultimo momento da Shigeki Morimoto, ma (nonostante fosse stato comunque menzionato in diversi libri della Villa Pokémon nei giochi effettivi) non fu mai pensato per essere inserito come Pokémon a tutti gli effetti. Furono quindi le diverse leggende metropolitane riguardanti il Pokémon Novaspecie ad aumentare la curiosità delle persone. Il Pokémon misterioso acquisì una popolarità immensa, portando Game Freak a rilasciarlo successivamente come Pokémon evento. Inoltre, il lancio nel 1997 della serie animata in Giappone contribuì in maniera ingente alla popolarità della saga, aumentando esponenzialmente le vendite dei giochi, causando la così detta Pokémon Mania.

La compagnia cominciò quindi a lavorare ai sequel dei giochi di prima generazione, ma furono incaricati da Nintendo in persona di realizzare, oltre a una continuazione dei primi capitoli della saga, anche una versione da esportare oltreoceano (in modo da raggiungere anche l’occidente) e uno spin-off sulla console fissa di punta di Nintendo all’epoca, il Nintendo 64. Fu qui, tuttavia, che cominciarono a presentarsi i primi problemi: innanzitutto, per poter permettere ai traduttori di realizzare la versione occidentale dei giochi era necessario il codice sorgente dei giochi originali, totalmente assente in quanto la stessa compagnia aveva deciso di non tenerne traccia (senza contare che, per via di errori di programmazione, i giochi presentavano diversi bug e glitch). In secondo luogo, la totale inesperienza della software house con la produzione di Pokémon Stadium per Nintendo 64 aveva abbassato drasticamente il morale generale.

Lo stesso sviluppo dei sequel, Pokémon Oro e Argento, fu pieno di insidie. Game Freak aveva avuto diversi problemi con lo spazio all’interno delle cartucce, non riuscendo a inserire nel gioco tutto quello che era stato ideato. Questa difficile situazione fu risolta grazie all’intervento di un giovane Satoru Iwata, al tempo presidente della HAL Laboratories. Iwata riscrisse in tempo record l’intero codice sorgente dei giochi di prima generazione, permettendone il rilascio all’estero. Non solo: in una sola settimana, convertì tutto il codice di programmazione dei giochi originali per il gioco per Nintendo 64, integrando il sistema di combattimento ideato da Shigeki Morimoto senza alcun intoppo. Il gioco fu rilasciato sotto il nome della stessa HAL, e fu un successo enorme, tanto che la versione occidentale nel 2000 fu il gioco più venduto per console fissa negli Stati Uniti. Il presidente sviluppò inoltre, con le sue sole forze, un programma in grado di comprimere i dati delle cartucce per Game Boy, permettendo a Game Freak di aggiungere l’intera regione di Kanto ai giochi di seconda generazione, una delle caratteristiche per cui ancora al giorno d’oggi Pokémon Oro e Argento sono celebri.

La compagnia fu sempre riconoscente a colui che sarebbe diventato presto presidente di Nintendo, tanto che nei giochi di settima generazione Pokémon Ultrasole e Ultraluna nella sede in-game di Game Freak, è Morimoto stesso a raccontare con commozione le gesta dell’uomo. Grazie all’intervento di Iwata, Pokémon divenne presto il franchise più redditizio al mondo e un successo a livello globale, con migliaia di copie di giochi vendute e una catena di merchandising (quali peluche, magliette, etc…) che costituisce gran parte dei profitti della compagnia.

Filosofia

La filosofia di Game Freak, come scritto nel sito ufficiale, è "Dare alle persone di tutto il mondo il piacere del divertimento e della scoperta continuando a creare giochi di qualità superiore. E continuare a diffondere speranza, bontà d’animo, spirito di avventura, coraggio e sogni".

Progetti principali

Gioco Piattaforma Anno
Pokémon Rosso e Verde Game Boy 1996
Pokémon Blu (JP) Game Boy 1997
Pokémon Giallo Game Boy Color 1998
Pokémon Rosso e Blu Game Boy 1999
Pokémon Oro e Argento Game Boy Color 1999
Pokémon Cristallo Game Boy Color 2000
Pokémon Rubino e Zaffiro Game Boy Advance 2002
Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia Game Boy Advance 2004
Pokémon Smeraldo Game Boy Advance 2004
Pokémon Diamante e Perla Nintendo DS 2006
Pokémon Platino Nintendo DS 2008
Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver Nintendo DS 2010
Pokémon Bianco e Nero Nintendo DS 2011
Pokémon Nero 2 e Bianco 2 Nintendo DS 2012
Pokémon X e Y Nintendo 3DS 2013
Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha Nintendo 3DS 2014
Pokémon Sole e Luna Nintendo 3DS 2016
Pokémon UltraSole e UltraLuna Nintendo 3DS 2017
Pokémon Quest Nintendo Switch/iOS/Android 2018
Pokémon Let's Go, Pikachu! e Let's Go, Eevee! Nintendo Switch 2018
Pokémon Spada e Scudo Nintendo Switch 2019

Progetti secondari

Oltre ad i videogiochi Pokémon della serie principale, Game Freak ha sviluppato diversi altri giochi: ne sono un esempio il gioco musicale HarmoKnight, nel quale sono presenti anche livelli musicali anche tema Pokémon (lo stesso gioco viene menzionato da un NPC in Pokémon X e Y) e il più recente Little Town Hero (originariamente presentato col nome provvisorio di TOWN) con gran parte delle musiche di gioco prodotte dal celebre sviluppatore Toby Fox (conosciuto per il gioco Undertale).

Membri di rilievo

Qui una lista dei membri di rilievo di Game Freak:

  • Satoshi Tajiri (CEO e fondatore)
  • Ken Sugimori (art director di gran parte dei giochi)
  • Junichi Masuda (compositore e attuale direttore dei giochi)
  • James Turner (art director dei giochi di ottava generazione)
  • Shigeru Ohmori (assieme a Junichi Masuda, attuale direttore dei giochi)
  • Takenori Ōta
  • Shigeki Morimoto
  • Motofumi Fujiwara
  • Kōji Nishino

Nei giochi

Lo staff di Game Freak è solito inserirsi nei loro giochi, solitamente all’interno edifici come hotel di lusso. A seguito del completamento del Pokédex, il Game Director consegnerà al giocatore uno speciale diploma e, in alcuni casi, un Ovamuleto e un Cromamuleto, utili rispettivamente per l'allevamento e la ricerca di Pokémon cromatici.

Di seguito la locazione di ogni sede di Game Freak nei giochi Pokémon della serie principale:

Collegamenti esterni

Link alla pagina ufficiale di Game Freak